sabato 2 giugno 2007

Credeva che ogni qualità venisse fuori da una specifica combinazione di elementi, e che per svilupparsi creasse un difetto altrettanto specifico.. Esattamente come un vuoto che rende possibile un pieno, o come un pieno che rende inevitabile un vuoto. Lo sviluppo della fantasia a scapito dello spirito pratico, una concretezza estrema che mangia il terreno all'immaginazione, un'immensa bontà come maschera ad un immenso narcisismo, o ad un'immensa ottusità, la sensibilità di un individuo opposta alla fragilità dello stesso e la sua allegria come sinonimo di superficialità.. Per lui non esistevano qualità senza ombra. Il segreto sta solamente nell'individuare quale delle due cose conta di più, se la qualità o l'ombra. Magari ci si trova davanti ad una qualità che piace molto ma poi la si guarda con un diverso punto di vista e si nota che pure la sua ombra è gigantesca, e fa sembrare la qualità all'inizio apprezzata minuscola rispetto alla sua ombra..

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